20 Settembre 2023

Dal mercato alla regolazione: la complessa transizione del teleriscaldamento

La procedura avviata da ARERA per l’introduzione di un regime regolato alle tariffe del teleriscaldamento rischia di essere un freno allo sviluppo del settore se non affrontata tenendo in considerazione le specifiche della catena del valore del teleriscaldamento e il contesto di una transizione che avanza.

L’intervento di Roberto Bianchini e Donato Berardi, su staffettaonline.com.

La trasformazione radicale di un settore chiave per la decarbonizzazione

In Italia le reti di teleriscaldamento sono una realtà molto consolidata, con più di 420 reti in esercizio, di cui la maggior parte di piccole e medie dimensioni, e un’estensione complessiva di oltre 5.000 km: poco meno di 10 GW di potenza termica installata. Considerando le sole utenze residenziali, le reti di teleriscaldamento soddisfano il 2% circa degli utilizzi per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria in dieci regioni italiane.

Per ovvie ragioni di opportunità le reti sono concentrate principalmente nelle regioni settentrionali e centrali del Paese; i principali tre grandi centri urbani che sfruttano il teleriscaldamento (Milano, Torino e Brescia) servono complessivamente oltre 900 mila abitanti attraverso impianti di cogenerazione alimentati da caldaie a gas e/o da impianti di termovalorizzazione dei rifiuti.

Il teleriscaldamento è rilevante anche nell’ambito delle politiche di decarbonizzazione: obiettivo del Pniec è raddoppiare l’attuale quota di produzione di calore tramite l’uso delle rinnovabili, attualmente al 20%, anche attraverso lo sviluppo del teleriscaldamento che, secondo i dati Airu, produce calore per il 26% da fonti interamente rinnovabili e per il 52% attraverso processi di cogenerazione.

Il settore del teleriscaldamento sarà investito, nel corso dei prossimi mesi, da un cambiamento i cui effetti sulle prospettive di sviluppo di questa tecnologia appaiono al momento poco chiare. Con il decreto-legge del 24 febbraio 2023 il Governo ha dato mandato all’Autorità di regolazione (Arera) di stabilire le tariffe di cessione del calore, trasformando un settore fino ad ora lasciato alle dinamiche di mercato in un settore regolato.

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