Per sbloccare gli impianti dei rifiuti arrivano i poteri sostitutivi. Ma resta l’incertezza

Uno degli ultimi provvedimenti del governo Draghi è il decreto legge con il quale vengono concessi i poteri sostitutivi per le opere e le infrastrutture legate al PNRR. Gli impianti previsti dal Piano Nazionale di Gestione dei Rifiuti diventano “interventi di pubblica utilità, indifferibili e urgenti”
L’articolo di Andrea Ballabio, Donato Berardi e Nicolò Valle per EconomiaCircolare.com.
Il Consiglio dei Ministri del 16 settembre scorso ha previsto la possibilità di ricorso all’esercizio di poteri sostitutivi da parte del Governo, al fine di accelerare gli iter autorizzativi degli impianti per il trattamento dei rifiuti, collegati all’attuazione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e individuati dal PNGR (Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti).
Nel dettaglio, l’art. 22 del decreto Legge n. 144, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 settembre, stabilisce che le opere, gli impianti e le infrastrutture necessari ai fabbisogni impiantistici individuati dal PNGR sono interventi di pubblica utilità, indifferibili e urgenti. Per i procedimenti autorizzativi non di competenza statale che interessano opere, impianti e infrastrutture necessari ai fabbisogni impiantistici individuati dal PNGR e dal PNRR, qualora l’autorità competente non provveda alla domanda di autorizzazione nei tempi di legge, il Governo assegna un termine di massimo 15 giorni per procedere, salvo poi provvedere alla nomina di un commissario. A quest’ultimo, in via sostitutiva, è attribuito il potere di adottare gli atti o i provvedimenti necessari.