Decarbonizzazione, nuovi inquinanti e responsabilità estesa del produttore: il nuovo paradigma europea per il servizio idrico

La recente proposta di revisione della Direttiva acque reflue indica la necessità di innalzare gli standard della depurazione europea entro il 2040. I capisaldi sono: estensione del perimetro degli agglomerati soggetti agli obblighi, nuovi limiti di concentrazione degli inquinanti e introduzione di obblighi di trattamento quaternario. A questi si aggiungono i Piani integrati per la gestione dei reflui, l’istituzione della responsabilità del produttore per gli inquinanti rilasciati dai prodotti immessi al consumo e la richiesta di neutralità energetica per il segmento della depurazione.
La direzione è certamente corretta. Occorre però valutare la fattibilità tecnica e la sostenibilità economica degli interventi proposti.
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