19 Ottobre 2021

Nel caos della ripresa, l'Italia disegna politiche ambiziose

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Il mondo sta affinando strategie di convivenza con il Covid-19 che ne minimizzino gli impatti. Negli ultimi mesi ci stanno riuscendo meglio le economie avanzate, più avanti nelle campagne vaccinali rispetto alle emergenti. Frequenti episodi di interruzione della produzione, legati a quarantene e lockdown in ambiti locali, e cambiamenti nella struttura della domanda, si sono tradotti in problemi di offerta in alcuni anelli delle catene globali del valore, generando ritardi nelle consegne e impennate di alcuni prezzi. Si aggiunge la politica di restrizione dell’offerta di gas da parte della Russia, che ha mandato alle stelle i prezzi dell’energia in Europa.

La ripresa è caotica e anomala, nelle sue cause, ovvero le misure di distanziamento sociale, nei tempi, data la rapidità e ampiezza delle oscillazioni dei livelli produttivi, e per la reazione delle politiche monetarie e fiscali, con una mobilitazione di risorse che non ha precedenti.

L’Italia prova a trasformare questa fase di ripresa in una opportunità per gli anni a venire.

Il Governo ha elaborato, con la Nadef, un programma che punta a una ripresa forte, alimentata da una stance fiscale ancora espansiva. Ma l’obiettivo è più ambizioso: alzare la crescita dell’economia nel medio termine, con un programma di riforme che vede al centro un ruolo diverso della macchina pubblica.
Da verificare se l’ambizione del programma sarà pari alla capacità di realizzarlo.

L’attuazione è anche condizionalità per l’erogazione delle risorse del NGEu all’Italia, e ci vincola per un periodo lungo, che va ben oltre l’orizzonte del governo attuale.