Rifiuti delle imprese: crescono più velocemente del PIL

Il comunicato stampa di REF Ricerche relativo alle dinamiche sottese alla produzione di rifiuti da parte delle attività economiche italiane, raffrontate con quelle dei principali Paesi UE (Francia, Germania).
In Italia le imprese producono ogni anno più di 80 milioni di tonnellate di rifiuti, un volume pari a più del doppio dei rifiuti prodotti dalle famiglie e in costante crescita negli ultimi dieci anni. Scarti dalla lavorazione dei rifiuti, imballaggi e fanghi della depurazione delle acque sono i rifiuti più prodotti (48 milioni di tonnellate, +68% negli ultimi dieci anni).
Produciamo più rifiuti degli altri Paesi europei sia nella manifattura sia nei servizi: trattiamo come rifiuti scarti che potrebbero essere reimmessi nei processi produttivi come materie prime seconde. Produciamo anche più rifiuti e scarti nella gestione dei rifiuti stessi: in parte è una virtù, perché testimonia la spinta al riciclo del nostro Paese, in parte è una anomalia, perché il recupero di materia deve sopperire alla mancanza di impianti per il recupero energetico.
Questo è il messaggio che emerge dallo studio “La produzione di rifiuti cresce più del PIL. Un confronto con l’Europa che conta” condotto dal Laboratorio per i servizi pubblici locali di REF Ricerche.
“La produzione di rifiuti delle imprese cresce a ritmi superiori a quelli del PIL ed è più elevata di quella di Francia e Germania. Per ridurre le distanze dalle migliori esperienze europee è necessario potenziare i sottoprodotti, l’End of Waste e il recupero energetico.” ha commentato Donato Berardi, direttore del think tank di REF Ricerche.