28 Agosto 2023

Servizi pubblici locali: un riordino a lungo atteso 

Entrato in vigore a fine 2022, il Testo unico sulla disciplina dei servizi pubblici locali riordina il settore e ribadisce impegni e obblighi già codificati, ma spesso inattuati. Introduce anche alcune novità, in particolare sui servizi pubblici a rete.

L’intervento del Direttore del Laboratorio REF Ricerche, Donato Berardi, su Lavoce.info.

Il Testo unico

Alla fine dello scorso anno, con il decreto legislativo 23 dicembre 2022, n. 201 – “Riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica” – è entrato in vigore il tanto atteso intervento di riforma dei servizi pubblici locali. Un provvedimento che ha riaperto il dibattito sull’equilibrio tra concorrenza e regole. Già nel 2015, la cosiddetta “riforma Madia” aveva messo a fuoco l’esigenza di riportare razionalità nella materia, prevedendo una delega al governo per il riordino della disciplina. Il decreto però non completò l’iter legislativo e non è mai entrato in vigore.

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato in più occasioni ha segnalato l’opportunità di migliorare la qualità e la produttività dei servizi pubblici locali attraverso iniezioni di concorrenza. E più di recente anche la Commissione europea si è espressa in questo senso, al punto che la razionalizzazione dei servizi pubblici locali è divenuta una delle riforme abilitanti del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

A distanza di qualche mese, e sulla scorta dei numerosi dibattiti e momenti di confronto tra gli addetti ai lavori, è possibile trarre un bilancio. Il Testo unico ha il pregio di aver sistematizzato in un unico corpus normativo le numerose disposizioni in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica che si sono stratificate nel tempo, anche nelle rispettive discipline settoriali, sebbene in larga parte si tratti di provvedimenti e previsioni che già erano presenti nel nostro ordinamento giuridico: è stata dunque l’occasione per ribadire anche impegni e obblighi che, seppur già codificati, sono rimasti spesso inattuati e, in molti casi, persino dimenticati dalle stesse amministrazioni locali.

Il Testo unico introduce anche alcune novità, in particolare sui servizi pubblici a rete. Passiamo in rassegna le principali (per una trattazione dettagliata, si può leggerne qui).

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